Dal Buddhismo antico alle radici dello haṭha yoga

un percorso teorico pratico

con Gianfranco Del Moro e Marco Passavanti

 

Foto di Alberto Beggio © tutti i diritti riservati

 

“La consapevolezza sollecita è il sentiero verso il Senzamorte; l’incuria è il sentiero della morte. Coloro che sono consapevoli non muoiono; coloro che sono privi di consapevolezza sono come morti”. (Dhammapada, 2.1).

 

La nostra strenna natalizia è il programma completo del nuovo percorso Darśana Vol. 4 che vi avevamo anticipato a questo link!

Per questo nuovo “volume” abbiamo cercato di non perdere lo spin che ci ha mosso in questi anni e procedere a completare, almeno idealmente, la visione più contemporanea rispetto alla storia dello yoga e alle forti influenze buddhiste – già introdotte da Silvia Patrizio sia nella lettura degli Yogasūtra, sia nella parte storica portata lo scorso anno – in particolare, quelle del buddhismo tantrico indiano, sulle radici dello haṭha yoga.

A questa parte più “accademica” e di ricerca, abbiamo deciso di affiancare un approfondimento teorico-pratico sulla meditazione.
Prendiamo in prestito le parole di Marco Passavanti per motivare questa scelta di campo:

Nel parlare comune i due termini ‘yoga’ e ‘meditazione’ indicano spesso due ambiti distinti: uno la pratica sul tappetino, l’altro la pratica sul cuscino; l’uno la pratica degli āsana, l’altro la pratica di determinate tecniche ‘orientali’ di assorbimento meditativo. Questa distinzione, a ben guardare, è puramente convenzionale e non ha ragione di esistere. La pratica posturale, incentrata sull’esecuzione di posture (āsana), tecniche respiratorie (prāṇāyāma) e sigilli (mudrā) e la pratica di alcune tecniche di meditazione (dhyāna) sono infatti da intendersi come parte di un unico processo trasformativo.

Per questo nuovo volume abbiamo deciso di affidarci ad AYCO e, in particolare a Gianfranco Del Moro e Marco Passavanti; AYCO infatti vanta una solida esperienza di approfondimento teorico sul buddhismo – e in particolare sul buddhismo antico – e una storica esperienza di pratica e di conduzione della meditazione Vipassanā, affiancata alla pratica posturale del Viniyoga.
A questo si aggiungono i più recenti approfondimenti accademici di Marco Passavanti sulle radici buddhiste dello haṭha yoga in relazione alla tradizione dei siddha in Tibet.

Proveremo dunque a stare nuovamente in un processo circolare, muovendoci tra teoria e pratica, tra yoga e meditazione ma anche tra influenze storico-filosofiche per molto tempo considerate in opposizione, provando ancora una volta a sperimentare continuità e complementarietà superando dogmi e polarizzazioni.

 

IL PERCORSO

Come sempre il percorso è articolato in “tappe”: due occasioni che hanno come sfondo il medesimo tema, ma due diversi conduttori, a cui si aggiunge l’approfondimento puramente accademico di Marco Passavanti tra buddhismo e haṭha yoga in Tibet.
A differenza degli anni precedenti si tratta di due occasioni formative intensive, suddivise su due giorni. Seppur come sempre autoconclusive, si tratta di due tappe in continuità.

Il percorso è aperto a tutti i livelli di conoscenza: non sono richiesti requisiti di ammissione se non la curiosità e l’interesse. Verranno messe a disposizione le registrazioni audio e i materiali utilizzati e condivisi dai relatori.

 

CALENDARIO INCONTRI

 

I. Consapevolezza nella pratica e nel quotidiano con Gianfranco Del Moro
Sabato 4 febbraio 14-19 e domenica 5 febbraio 9-16

Oggi si fa un gran parlare di consapevolezza rendendolo tra i termini più inflazionati, ma il Buddha, artefice del termine e del concetto (sati, in pāli, e smṛti, in sanscrito), almeno nella modalità che interessa a noi, che valore dava a questo fattore mentale? Era così importante nella pratica meditativa al fine di raggiungere la liberazione dalla sofferenza, obiettivo che si era posto il Buddha? Aveva importanza nel quotidiano? E nel caso, come suggeriva di metterlo in pratica?
Essendo oggi il termine un po’ logoro, cercheremo di riappropriarci del concetto originario, avvalendoci delle parole e del pensiero originario del Buddha.
Approfitteremo di questa comprensione per vedere la consapevolezza all’opera nella pratica meditativa. E non solo: faremo anche brevi pratiche di āsana per sperimentarla in azione e un breve laboratorio interattivo che stimolerà la comprensione profonda del concetto.

 

II.a Postura, respiro, presenza: la pratica della consapevolezza nel Viniyoga e nella Vipassanā con Marco Passavanti
Sabato 4 marzo 14-19 e domenica 5 marzo 9-12,30

[…] La pratica posturale, incentrata sull’esecuzione di posture (āsana), tecniche respiratorie (prāṇāyāma) e sigilli (mudrā) e la pratica di alcune tecniche di meditazione (dhyāna) sono [infatti] da intendersi come parte di un unico processo trasformativo.
Alla luce di queste considerazioni, la pratica del Viniyoga e quella della Vipassanā buddhista rappresentano due aspetti di un medesimo percorso: la pratica posturale, intesa come una meditazione in movimento nella quale convergono e si unificano il corpo, il respiro, i sensi e la facoltà di attenzione, costituisce un fattore propedeutico alla meditazione seduta così come praticata in alcune tradizioni buddhiste.
Nel seminario verranno proposte una serie di pratiche posturali e di esercizi di prāṇāyāma che culmineranno con sessioni di meditazione seduta formale, secondo una modalità dolce, graduale e non coercitiva.

 

II.b Le radici buddhiste dello haṭha yoga: le tradizioni dei siddha in Tibet con Marco Passavanti
Domenica 5 marzo, orario 13.30 -16

Nella pratica dello haṭha yoga, fiorito in India a partire dall’ XI secolo, confluiscono tradizioni ascetiche e yogiche di varia provenienza: oltre agli influssi delle scuole tantriche śaiva, la ricerca recente ha messo in luce il contributo decisivo rappresentato dalle tradizioni tantriche buddhiste indiane, legate in modo particolare alla trasmissione della Amṛtasiddhi e alle «Sei dottrine» di Nāropā (Nā ro’i chos drug).

 

RELATORI

Gianfranco Del Moro pratica e insegna da oltre 30 anni. Dal 1998 dirige l’AYCO (Accademia Yoga di Consapevolezza) di Roma dove tiene corsi di gruppo e individuali di yoga, secondo la tradizione del Viniyoga di T. Krishnamacharya e T.K.V. Desikachar, e di meditazione, secondo gli insegnamenti del Buddhismo antico e Theravāda. Da 20 anni, si occupa, in qualità di organizzatore e insegnante formatore, di formazione e di corsi di formazione continua. È direttore responsabile di “Percorsi Yoga”, dal 2000, anno di nascita della rivista dell’Associazione Yani.

Marco Passavanti, insegnante formatore di AYCO. Parallelo alla formazione di insegnante di yoga ha coltivato negli anni lo studio accademico delle culture asiatiche. È dottore di ricerca in Civiltà, società ed economia del subcontinente indiano presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma. La sua principale area di ricerca comprende le tradizioni yogiche del buddhismo indo-tibetano. Oltre a diversi studi e monografie di carattere specialistico, ha curato la traduzione italiana di numerosi testi sul buddhismo e sullo yoga, tra cui lo Yoga-Makaranda di T. Krishnamacharya («Il nettare dello yoga», Astrolabio Ubaldini, 2013) e «Roots of Yoga» a cura di James Mallinson e Mark Singleton (Penguin Books 2017, in corso di pubblicazione).

 

INFORMAZIONI PRATICHE

Il corso è rivolto esclusivamente a soci e socie dell’Associazione.
É possibile associarsi facendone richiesta e versando la quota annuale di euro 20,00 comprensiva di assicurazione che consente di partecipare a tutte le attività del centro e alle lezioni.
I posti in presenza sono limitati.
Pur prediligendo la partecipazione in presenza, sarà possibile partecipare in diretta streaming.

Il percorso formativo è riconosciuto dalla YANI (Associazione Nazionale Insegnanti di Yoga) per l’ottenimento dei crediti per la formazione continua degli/le insegnanti già diplomati/e e associati/e, anche per la partecipazione modulare, laddove da noi certificata.

 


 

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Mail: utilizza il modulo nella pagina Contatti
Telefono: 349 6053395 Manuela Piccardo
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