Questi mesi di chiusura sono stati strani, ma si sono rivelati anche una possibilità, come in tanti e tante ci avete più volte riferito.
Una possibilità per stare in ascolto, per esplorare quanto si già si conosceva ma anche per sperimentare qualcosa di nuovo attraverso la moltitudine di proposte dal web. È stato bello rimanere informati sulla vostra “pratica” dai messaggi di condivisione, ricevere feedback agli stimoli che proponevamo attraverso vari canali e sentire che la modalità che avevamo scelto, e sulla quale ci interrogavamo settimanalmente, veniva veramente recepita come una possibilità.
“A volte penso che i miei tre anni in Asvattha sono stati la mia preparazione per affrontare questo momento.”
Ecco, le parole di Elisabetta sono una delle condivisioni della quarantena e, se dovessimo sintetizzare le emozioni che proviamo, è proprio questa la frase che sceglieremmo.

Il nostro è un piccolo centro a conduzione familiare: piccoli numeri e attenzione ai dettagli.
La proposta che facciamo non è sempre semplice, lo sappiamo, soprattutto in questo momento dove attorno allo yoga si muovono tante energie e interessi.
Prendiamo questa sfida per quello che davvero crediamo che sia: un cammino di ricerca.

Abbiamo accolto così questa nuova situazione: liberandoci del superfluo per dare una bella ripulita!
Abbiamo curato il pavimento della sala, in legno, levigandolo e nutrendolo con prodotti naturali. Abbiamo colto l’occasione per dare una bella rinfrescata alle pareti rimuovendo tutte ma tutte le strutture, dagli appendiabiti alla libreria, per poterli pulire e curare con attenzione.
Per chi entra ad Aśvattha oggi sarà un po’ strano non vedere la libreria… non l’abbiamo ancora rimessa! Volevamo fare dei cambiamenti e li faremo con calma: una libreria più grande e ordinata con un angolo di lettura dove predisporre tutto per le tisane e i buffet che contraddistinguono le mattine di studio.
La stessa sala in questa nuova veste “bianchissima” sembra più grande, e il pavimento nutrito sembra ancora più bello e caldo di prima.
La cura per i dettagli è anche la cura per la scelta dei materiali e, non secondaria, dei detergenti. Non faremo pagare all’ambiente questa crisi sanitaria! La scelta che portiamo avanti già da tempo è quella di utilizzare prodotti ecologici che, tuttavia, soddisfano i criteri per una pulizia accurata, come questo momento richiede.

Il nostro è un piccolo centro a conduzione familiare, dicevamo, e la nostra sala non permette grandi numeri.
Sarà per questo che non ci spaventa l’idea di contingentare le presenze, soprattutto in questa stagione dove il flusso fisiologicamente si riduce.
Se dovessimo dire qual’è il numero perfetto per praticare insieme… diremmo 6!
Quindi diciamo che questa particolare situazione che stiamo vivendo ci avvicina alla perfezione!

 

 

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